Emily Pigozzi arriva al Romance Book Party!
Poteva mancare Emily Pigozzi al Romance Book Party? Ovviamente no! L’autrice sarà al festival del libro romance a Napoli, il 1 giugno 2025!
Nell’attesa le abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa di lei e dei suoi progetti, passati e futuri! Non perdetevi questa esclusiva intervista!
Due chiacchiere con Emily Pigozzi
Ciao Emily, parlaci di te!
Sono un’anima libera. Adoro parlare e penso troppo, costruisco mondi da sempre. Sono sempre stata attratta dall’arte! Sto male se non mi esprimo e non trovo il modo di liberare questa magia che la vita ci regala attraverso la creatività e la fantasia. Per questo ho lavorato per anni come attrice teatrale, prendendo parte a oltre trenta produzioni in tournée nei principali teatri italiani e in piccolissimi ruoli in alcuni film.
La mia carriera da scrittrice è iniziata con la poesia e il giornalismo, per poi approdare alla narrativa con molto pudore, a piccoli passi, fino al primo romanzo pubblicato nel 2014. I sogni ci aiutano a crescere come persone, e io ne ho ancora tanti anche se provo gioia nell’averne realizzati alcuni tra i più grandi, come diventare mamma e vedere i miei romanzi nelle librerie. Penso che se mi avessero detto questa cosa un po’ di anni fa, probabilmente non ci avrei creduto!
I miei difetti? Sicuramente sono polemica, e rimugino troppo sulle cose, e questo a volte mi impedisce di godermele appieno. A ispirarmi è ogni cosa: la vita è piena di storie meravigliose da raccontare, e cerco di farlo con il massimo della naturalezza, lasciando fluire emozioni e pensieri.
Perché scrivi?
Scrivo perché ho bisogno di esprimermi. Perché voglio raccontare delle favole che rendano una serata, anche solo un momento, migliore. Nei miei libri ci sono personaggi vivi, imperfetti, che fanno piangere e sorridere. C’è la vita al suo meglio.
La scrittura come grido d’amore
Di cosa scrivi?
Scrivo di donne. La mia scrittura è un grido d’amore verso di noi. Questo perché credo che il mondo femminile sia meraviglioso e speciale. Le mie storie possono spaziare dallo storico allo sport romance, dal romantic suspense alla narrativa femminile, ma sempre con un comune denominatore: la forza delle donne e la loro capacità di crescere e essere forti non grazie all’amore, ma grazie alla loro incredibile bellezza interiore. L’amore è ciò che ci completa, ma noi siamo molto altro.
Come ti sei avvicinata al mondo della scrittura?
Ho iniziato a scrivere fin da bambina, già alle elementari avevo un quaderno pieno di trame e ricamavo mondi su ogni libro che leggevo. Le cose non sono mai cambiate. La scrittura per me è respiro, e credo che farà sempre parte della mia vita, magari mutando forma come è già successo. Nella mia vita non c’è mai stato niente di semplice, quindi anche per la scrittura posso dire di aver fatto una certa gavetta.
La poesia per me è sempre stata istinto, poi, dopo diverse raccolte poetiche, sono arrivata alla narrativa con un romanzo che parla di ricerca della maternità. Lì mi si è spalancato un mondo, anche grazie ai social e alle persone che ho conosciuto! Ho capito che tante storie che avevo dentro da anni e che erano un po’ le mie favole volevano essere raccontate. Ho iniziato a pubblicare con piccoli editori, poi è arrivato il digitale con Rizzoli e di lì i primi contatti con agenti letterari, e anche l’esperienza del self publishing, per poi approdare in libreria.
Quali sono i libri che ami leggere?
I libri che amo sono come me: pieni di sfumature. Da bambina, sono stati autori come Shakespeare (ebbene sì) e la Austen a farmi scoprire il romance. Avevo una vera e propria fissa per Romeo e Giulietta, che avevo letteralmente imparato a memoria, ma ero innamorata anche di Rinascimento Privato di Maria Bellonci, che parla della mia Mantova. Fino a che, in una estate calda e noiosa, ho scoperto la saga di Angelica di Anne Golon, e lì è stato amore assoluto per il romance storico.
A teatro ho esplorato molto i tragici greci e il teatro pirandelliano. Amo molto la classe d’altri tempi di Liala, sono cresciuta con Danielle Steel e Nick Hornby ma adoro anche Alda Merini, Anne Tyler, Murakami e Banana Yoshimoto, gli shojo manga, e in anni recenti ho amato tantissimo Lucinda Riley. Sono anche una grande appassionata di romanzi mm: i miei preferiti di questo genere sono Abigail Roux, Tal Bauer e Garrett Leigh.
Tra le autrici di rosa contemporanee mi piacciono molto Mariana Zapata, Ilsa Madden Mills, Kristen Callihan di cui non mi perdo una storia. Poi, in generale mi diverto sempre a esplorare le nuove uscite.
Emily Pigozzi: i miei progetti per il futuro
In quali progetti sei impegnata attualmente?
Scrivo sempre tanto, cercando di soddisfare proprio questa varietà di idee che mi ronzano in testa. Amo cambiare. Forse questo è un difetto, ma non amo dedicarmi a saghe proprio perché io per prima ho sempre bisogno di nuovi stimoli e nuove sfide. Nel mio cassetto virtuale ci sono vari romanzi già pronti, sia di narrativa che rosa. Sono al lavoro su uno sport romance e ho già terminato un music romance young adult. E adesso vorrei raccontare delle storie vere. Mi sento in colpa se mi fermo, perché scrivere mi ha dato tanto!
Photo Credit: Emily Pigozzi on Instagram