Teresa D.G. parteciperà al Romance Book Party!
Ci sarà anche Teresa D.G. al Romance Book Party: l’autrice parteciperà al primo Festival del Romance del Sud Italia che si terrà a Napoli, il 1 giugno 2025.
Conosciamola meglio attraverso quest’intervista a cuore aperto che ci ha rilasciato in esclusiva.
Due chiacchiere con Teresa D.G.
Ciao Teresa, parlaci un po’ di te!
Sono una donna che vive di emozioni. Ho sempre amato leggere, entrare in un mondo non mio tanto da diventarne parte. Dalla lettura è nata la mia passione per la scrittura. Penso che scrivere un romanzo faccia emergere sia i nostri pregi sia i nostri difetti. Nel mio caso so di essere permalosa, e tante, troppe volte la paura di deludere i miei lettori accentua una sorta di bassa autostima che mi porta a dubitare del mio lavoro. Ma sono anche curiosa e propositiva. Amo scambiare pareri con chi mi legge, faccio miei i consigli che mi vengono dati e provo sempre a migliorarmi.
Sono grata dell’affetto, della stima e del seguito che i lettori mi hanno dimostrato in questi cinque anni di pubblicazioni, ma c’è ancora un sogno nel cassetto che spero si realizzi quanto prima: entrare in una libreria e vedere un mio romanzo esposto su uno scaffale. Sarebbe il coronamento di tante fatiche e lunghe notti insonni.
I suoi romanzi
Cosa scrivi?
Amo il romance in tutte le sue sfumature, ma in questi anni mi sono cimentata solo in alcuni generi: contemporary romance, new adult e young adult. Nelle mie undici pubblicazioni ho esplorato tanti tropes e sottogeneri: lo sport romance, l’hate to love, l’enemies to lovers, college romance, spicy, reverse age gap, grumpy/sunshine, forbidden e tanti altri. I miei preferiti sono: hate to love e reverse age gap.
Cosa troviamo nei tuoi romanzi quindi?
Amo scrivere, e sono una di quelle persone che pensano che una storia, nel bene e nel male, debba sempre insegnare qualcosa. Io, per esempio, credo nella crescita personale dei protagonisti quindi, durante la stesura, mi focalizzo molto sulle scelte e sul cambiamento. Le trame, principale e secondarie, gli intrecci, la veridicità e i background sono importantissimi per delineare una storia che merita di essere raccontata.
Per i miei romanzi prendo ispirazione dalla vita quotidiana; una notizia in tv, un video o un’immagine su Instagram. Poi la mia fantasia fa il resto. Provo a regalare emozioni e scrivo ciò che mi piacerebbe leggere. La veridicità dei fatti e il portare a galla tutti i sentimenti, positivi o negativi, sono fondamentali per me. I miei personaggi devono essere compresi, nel bene e nel male, a 360°.
Il rapporto con la scrittura
Come hai iniziato a scrivere?
Ho iniziato a scrivere dieci anni fa su un quaderno ad anelli. I personaggi erano nella mia testa notte e giorno; chiedevano di essere raccontati. Cinque anni più tardi mi sono fatta coraggio e ho spedito il manoscritto a una piccola casa editrice digitale. Non pensavo potessero accettarlo, invece mi hanno proposto un contratto di pubblicazione. Quindi ho deciso di scriverne altri, fino a quando la scrittura è diventata parte di me. Dopo tre pubblicazioni, ho deciso di fare un salto nel buio: il Self Publishing, una sfida stimolante, ma difficile.
Volevo che i miei lettori avessero tra le mani un ottimo prodotto, quindi mi sono costruita una squadra che mi aiutasse: editor, correttrice di bozze, impaginatrice e grafica. Avere il controllo di ogni fase della pubblicazione è meraviglioso, ma allo stesso tempo stressante perché l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. In Self ho pubblicato otto romanzi: due da sola e sei a quattro mani con Lorena Nigro.
Perché scrivi?
È difficile trovare le parole giuste per spiegarlo. La scrittura, per me, è tutta una questione di istinto e bisogno. Devo creare mondi, luoghi e persone immaginarie. È come se avessi il dovere di raccontare l’evolversi di una storia; i problemi, le gioie e i traumi. Tutto ciò che genera un’emozione, perché le emozioni sono proprio quello che desidero i lettori trovino nei miei romanzi.
Amo scrivere, e penso che una storia, nel bene e nel male, debba sempre insegnare qualcosa. Credo nella crescita personale dei protagonisti quindi, durante la stesura, mi focalizzo molto sulle scelte e sul cambiamento. Le trame, principale e secondarie, gli intrecci, la veridicità e i background sono importantissimi per delineare una storia. Per i miei romanzi prendo ispirazione dalla vita quotidiana: una notizia in tv, un video o un’immagine su Instagram. Poi la fantasia fa il resto. Provo a regalare emozioni e scrivo ciò che mi piacerebbe leggere.
Teresa D.G.: i miei progetti futuri
Parliamo del tuo lato da lettrice: quali sono i tuoi libri preferiti?
Quando si parla del romance, sono una lettrice onnivora. Leggo di tutto, dal dark romance allo sport, dal romance storico allo young adult, dall’office romance al romantasy. Si evince anche dalle mie preferenze in fatto di autrici: Jennifer Armentrout, Penelope Douglas, la Colleen Hoover delle prime pubblicazioni ed Elle Kennedy.
Il romance che più mi ha colpito è Ugly Love della Hoover: ho pianto, riso e mi sono disperata per anni. È il mio Best Book, quello che continuo a leggere e rileggere, senza mai stancarmi. Mentre il mio comfort book è Non Cercarmi Più di Emma Chase. Non posso farci niente, Drew mi farà sempre morire dalle risate.
A cosa stai lavorando adesso?
Ho da poco pubblicato il mio dodicesimo romanzo: un contemporary romance intitolato Fear of Loving, che include due tropes di cui non ho mai scritto prima. Inoltre, sto lavorando a un piccolo progetto top secret con la mia partner in crime, Lorena Nigro, e la mia mente è già al lavoro per iniziare a scrivere una nuova storia.
Photo Credit: Teresa D.G. on Instagram